I Krisma e il sogno glam-punk - su Affari Italiani
Un cd e un libro celebrano i Krisma, duo glam-punk simbolo della musica "alternativa" italiana anni '80. Dietro l’esteriorità eccessiva, Maurizio Arcieri e Cristina Moser hanno composto canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico...
Le cronache li ricordano per il taglio del dito indice durante una interpretazione troppo realistica del loro sogno ‘punk’ in un concerto a Reggio Emilia nel 1978. Con relativa corsa verso una clinica specializzata di Ginevra per rimediare all’auto mutilazione.
Ma, dietro l’esteriorità eccessiva che i due amavano ostentare, i Krisma, Maurizio Arcieri e Cristina Moser, hanno composto, tra la fine degli anni 70 e i primi 80, canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico. Lui, truccato come un eroe postumo del glam rock, lei sexy sempre sopra le righe, diventarono oggetti di culto in Europa, frequentavano club e sale di registrazione a Londra come a Parigi, ma poi te li ritrovavi nei più insulsi programmi del sabato sera televisivo, a spiegare al pubblico di Sanremo, perché il punk stava cambiando le vite di una generazione.
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU AFFARI ITALIANI
Le cronache li ricordano per il taglio del dito indice durante una interpretazione troppo realistica del loro sogno ‘punk’ in un concerto a Reggio Emilia nel 1978. Con relativa corsa verso una clinica specializzata di Ginevra per rimediare all’auto mutilazione.
Ma, dietro l’esteriorità eccessiva che i due amavano ostentare, i Krisma, Maurizio Arcieri e Cristina Moser, hanno composto, tra la fine degli anni 70 e i primi 80, canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico. Lui, truccato come un eroe postumo del glam rock, lei sexy sempre sopra le righe, diventarono oggetti di culto in Europa, frequentavano club e sale di registrazione a Londra come a Parigi, ma poi te li ritrovavi nei più insulsi programmi del sabato sera televisivo, a spiegare al pubblico di Sanremo, perché il punk stava cambiando le vite di una generazione.
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