Povero Maurizio! con zero in amore c'è poco da fare! (Magazine clip, 1970)
La "serie nera" di Maurizio non è ancora finita. Nè per il cuore, nè per il lavoro.
Ricordate? qualche mese fa c'è stata la storia con Françoise Hardy, lui ci aveva preso la cotta, lei no.
Era stata una grande batosta per il "bellissimo" della canzone, per l'idolo biondo di migliaia di ragazzine.
Ma evidentemente, essere belli o famosi, in amore non sempre conta. E lui ci ha rimesso le penne.
Ma prima ancora di quella delusione ce n'era stata un'altra, molto più cocente. E Maurizio si è deciso a confidarcela solo in questi giorni, tanto per sfogarsi un po'. Ne aveva bisogno.
E' la storia del suo amore per una ragazza tedesca, bellissima, ricchissima.
"E' stato il classico colpo di fulmine per tutti e due. Facevamo sul serio, si parlava di matrimonio in casa di Jutta - già, il suo nome era Jutta Welge - mi consideravano il fidanzato ufficiale. Andavo a trovarla ad Hannover ogni volta che potevo: mi infilavo nel primo aereo in parteza e dopo neppure tre ore ero da lei.
E' stato un periodo meraviglioso, reso ancora più bello dal fatto che nessuno conosceva questo mio amore e io potevo viverlo in pace. Poi una sera maledetta, mentre mi trovavo ad Hannover, siamo andati insieme ad una festa. Cosa mi sia successo non lo so: forse avevo bevuto un po' troppo whisky, forse ho voluto mettere alla prova il suo amore per me.
Sta di fatto che mi sono messo a fare lo stupido con una sua amica. E lei si è arrabbiata. Aveva ragione poveretta, ma tu sai come siamo fatti noi uomini: la nostra vanità certe volte ci porta a fare cose di cui poi ci pentiamo amaramente. Così abbiamo litigato forte, ma io credevo che sarebbe finito lì.
Come succede tra tutti gli innamorati. Si litiga, si fa la pace e ci si vuole più bene di prima. Lei invece non mi ha voluto più".
Ma tu le hai scritto per spiegarle la verità?
"In principio no. Volevo che fosse lei a cedere per prima. In fondo, mi aveva detto tante cose cattive. E infatti mi ha scritto. Un anno dopo. Ma per annunciarmi le sue nozze con un altro. Ti immagini come ci sono rimasto io? Proprio in quel periodo ho incontrato Françoise e mi sono illuso che potesse aiutarmi a dimenticare!"
Insomma, sei infelice?
"Maledettamente. Mi va tutto male. Anche il lavoro, non vedi? C'è stato un momento, dopo che le cose sono andate male col complesso, in cui sembravo ben avviato sulla strada del solista. Il Comizio ha avuto un discreto successo e speravo che la cosa dovesse durare, poi... poi mi hanno messo in un cantuccio.
D'accordo, ho fatto dei fumetti, un film, ma mi sono serviti a ben poco. Adesso facevo assegnamento sul mio Disco per l'Estate Cinque minuti e poi..., e invece hai visto anche tu i risultati.
Neanche in finale mi hanno mandato (sarà invece il suo più grande successo, n.d.r.).
A Settevoci in finale c'ero arrivato bene: mi sentivo la vittoria in tasca. E invece ha vinto Savini. Ma non è sfortuna questa?".
E ora cosa farai?
Non so, sono disorientato. Per di più in questi giorni mi ha ritelefonato Jutta, figurati che per un momento ho sperato che mi dicesse che non si era più sposata ed era decisa a tornare da me.
Vuoi ridere? mi voleva presentare suo marito. Ho fatto il di più: ci sono andato ma adesso che l'ho rivista sto peggio di prima.
O meglio, vorrei cambiare vita, lavoro. Non ne hai per caso uno da offrirmene?
Giuliana Bonomo
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