I Krisma e il sogno glam-punk - Italiaonline Press review (November 2011)
Articolo di Pierfrancesco Pacoda di novembre 2011.
Copyright Italiaonline.
Un cd e un libro celebrano i Krisma, duo glam-punk simbolo della musica "alternativa" italiana anni '80. Dietro l’esteriorità eccessiva, Maurizio Arcieri e Cristina Moser hanno composto canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico...
Le cronache li ricordano per il taglio del dito indice durante una interpretazione troppo realistica del loro sogno ‘punk’ in un concerto a Reggio Emilia nel 1978. Con relativa corsa verso una clinica specializzata di Ginevra per rimediare all’auto mutilazione.
Ma, dietro l’esteriorità eccessiva che i due amavano ostentare, i Krisma, Maurizio Arcieri e Cristina Moser, hanno composto, tra la fine degli anni 70 e i primi 80, canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico. Lui, truccato come un eroe postumo del glam rock, lei sexy sempre sopra le righe, diventarono oggetti di culto in Europa, frequentavano club e sale di registrazione a Londra come a Parigi, ma poi te li ritrovavi nei più insulsi programmi del sabato sera televisivo, a spiegare al pubblico di Sanremo, perché il punk stava cambiando le vite di una generazione.
Adesso un cd e un libro li celebra, raccogliendo interviste, racconti che non hanno a che fare solo con la musica, ma che appaiono come una esaustiva (e inedita) narrazione di una esperienza che portò la musica italiana nei luoghi del rock internazionale, cantando di supremazia televisiva (con ‘Cathode Mamma’ nel 1980) e provando persino a metterla in piedi, una tv satellitare, fatta di continui flussi di immagini, la Krisma TV.
Nel cd, ‘Chybernation’, 16 artisti dell’underground italiano ( e Andy dei Bluvertigo), reinterpretano i brani più famosi del duo, e ci sono anche due canzoni inedite, ‘Opera Punk’ e ‘La Forza Mia’, nelle pagine del piccolo booklet allegato c’è una storia fatta di sangue (quello del dito tagliato) e di ossessioni punk che per molti anni fecero il giro del mondo.
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Un cd e un libro celebrano i Krisma, duo glam-punk simbolo della musica "alternativa" italiana anni '80. Dietro l’esteriorità eccessiva, Maurizio Arcieri e Cristina Moser hanno composto canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico...
Le cronache li ricordano per il taglio del dito indice durante una interpretazione troppo realistica del loro sogno ‘punk’ in un concerto a Reggio Emilia nel 1978. Con relativa corsa verso una clinica specializzata di Ginevra per rimediare all’auto mutilazione.
Ma, dietro l’esteriorità eccessiva che i due amavano ostentare, i Krisma, Maurizio Arcieri e Cristina Moser, hanno composto, tra la fine degli anni 70 e i primi 80, canzoni che descrivevano con una vivida capacità di realismo, unica in Italia, il progressivo disfacimento della melodia e del suo valore simbolico. Lui, truccato come un eroe postumo del glam rock, lei sexy sempre sopra le righe, diventarono oggetti di culto in Europa, frequentavano club e sale di registrazione a Londra come a Parigi, ma poi te li ritrovavi nei più insulsi programmi del sabato sera televisivo, a spiegare al pubblico di Sanremo, perché il punk stava cambiando le vite di una generazione.
Adesso un cd e un libro li celebra, raccogliendo interviste, racconti che non hanno a che fare solo con la musica, ma che appaiono come una esaustiva (e inedita) narrazione di una esperienza che portò la musica italiana nei luoghi del rock internazionale, cantando di supremazia televisiva (con ‘Cathode Mamma’ nel 1980) e provando persino a metterla in piedi, una tv satellitare, fatta di continui flussi di immagini, la Krisma TV.
Nel cd, ‘Chybernation’, 16 artisti dell’underground italiano ( e Andy dei Bluvertigo), reinterpretano i brani più famosi del duo, e ci sono anche due canzoni inedite, ‘Opera Punk’ e ‘La Forza Mia’, nelle pagine del piccolo booklet allegato c’è una storia fatta di sangue (quello del dito tagliato) e di ossessioni punk che per molti anni fecero il giro del mondo.
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