Chiambretti e Paragone: la zona franca della tv (Quomedia Press Review, 2010)
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Mezzanotte e dintorni, la zona franca della tv italiana, quella della perdita di inibizioni e del linguaggio “trasgressivo” a tutti i costi. Con la lodevole eccezione di “Linea notte” che per fortuna fa servizio pubblico con l’informazione. Poi c’è modo e modo di riempire quella zona... C’è Piero Chiambretti che ogni tanto tira fuori delle belle sorprese nel suo programma su Italia 1, e lo fa quando non si prende troppo sul serio.
Intendo dire che se vuoi parlare del caso-Morgan un conto è farlo con il diretto interessato (con il rischio di affrontare temi molto seri in un contesto sbagliato in quanto “leggero”), altro è imbastire una tavola rotonda con Pino Scotto (ex leader dei metallari Vanadium), DJ Aniceto e Maurizio Arcieri (incanutito cantante dei Krisma).
A chi si fosse perso il siparietto dello scorso venerdì consiglio un recupero sul web: i dialoghi sono più vicini a Carmelo Bene e alla sua opera di destrutturazione del linguaggio che non ai contesti da talk nostrani (anche di quelli più “cool” come “Victor Victoria”).
Scotto e Arcieri sono spontanei nel tratteggiare con malinconia (sì, anche Scotto malgrado i toni ruvidi) il ritratto di due rocker che in epoche diverse hanno provato l’ebbrezza di una vita trasgressiva a imitazione dei riferimenti “alti” (Ozzy Osbourne per Scotto, Iggy Pop e David Bowie per Arcieri), salvo poi ritrovarsi non dico a suonare nei matrimoni ma quasi... Fantastici!
Many Kisses at Chiambretti Night (2nd version) from Many Kisses on Vimeo.
E bravo Chiambretti a porgere loro assist favolosi e a dettare i tempi a DJ Aniceto, uno dei “mostri” emersi in questo biennio di “Chiambretti Night”. Ecco, c’è lo stile di Chiambretti e poi quello di Gianluigi Paragone, giornalista con chiare simpatie filo-governative che conduce al venerdì su Raidue “L’ultima parola” (“In Rai mi hanno voluto Pdl e Lega. La cosa non mi imbarazza...”, fonte Sorrisi&Canzoni Tv).
Tutto il talk semi-notturno è un inno a Silvio Berlusconi, che non sbaglia mai neppure quando attacca la magistratura per il caso-Bertolaso a dispetto di intercettazioni telefoniche reali e imbarazzanti. Ma questo ci può stare: Paragone oggi è anche vicedirettore di Raidue, rete in cui è necessario provare a controbilanciare il successo di Michele Santoro (provare è il verbo corretto...). E’ molto meno comprensibile che si permetta a Vittorio Sgarbi, come accaduto nella zona franca dello scorso venerdì, di insultare pesantemente Alba Parietti e i magistrati.
Tutti, senza distinzione, anche se nella fattispecie nel mirino del critico d’arte (una grande intelligenza buttata nel water) c’erano naturalmente i magistrati dell’”affaire” Protezione civile.
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